La big tech di Montain View ha dichiarato che smetterà di avvalersi della tecnologia che permette di tracciare le azioni degli utenti online (più precisamente non utilizzerà più cookie di terze parti o strumenti simili).
Una mossa dirompente che nasce dalle crescenti e diffuse preoccupazioni sulla privacy, condivise tanto dagli utenti, quanto dagli Stati.
Questo significa che potremo cercare un prodotto senza poi essere pedinati dalle pubblicità in re-targeting ovunque noi proseguiremo la navigazione, che smetteremo di vedere pubblicità sui prodotti che ci interessano (o che almeno presumibilmente possono essere di nostro gradimento), che gli annunci che ci vengono mostrati smetteranno di parlare di noi, quindi tranquilli, potrete far vedere lo schermo anche ai colleghi senza più timore. Ma cosa significa questo per le aziende? in due parole…
So what?
Avere una profilazione più bassa degli utenti, impedirà alle imprese di mostrare annunci a persone strettamente in target, quindi ragionevolmente più interessate di altri. Il rischio per le aziende è di tornare, almeno parzialmente, a dover “sparare nel mucchio”, facendo quelle operazioni a più ampio raggio tipiche dei media tradizionali, come la pubblicità su radio, televisione e carta stampata.
Viene meno uno dei vantaggi del web
In questo modo, si cancella con un colpo di spugna uno dei principali motivi di attrazione degli investimenti online, cioè la capacità di sponsorizzare messaggi che vadano a colpire in maniera mirata il pubblico di riferimento, con conseguente ottimizzazione dell’efficacia del budget e aumento del ROI.
In quest’ottica, potrebbero essere soprattutto le PMI a rimetterci, lasciando di nuovo lo spazio di visibilità faticosamente conquistato alle grandi aziende con grandi budget pubblicitari.
La democraticità del web e la sua facilità di accesso a tutti, anche ai piccoli, sembra davvero subire un bel colpo
Google ha giocato d’anticipo rispetto alle richieste di tutela della privacy che potevano venire dall’Unione Europea o da altri gruppi di pressione, stiamo a vedere cosa accadrà e quale sarà l’effettivo impatto sulla pubblicità online.