Oggi andiamo ad affrontare l’ultimo dei 5 passaggi che ci permettono di capire in che modo le attività SEO e quelle delle Campagne Google Ads lavorano in sinergia. Li avevamo introdotti nell’articolo Google Ads o attività SEO? Cosa conviene fare? e uno per uno li abbiamo sviscerati a dovere, ma ora passiamo all’ultimo: obiettivi diversi per target diversi.
Chi l’ha detto che una pagina del nostro sito vada bene per tutti? Non è assolutamente così.
Per “vendere” il nostro messaggio potrebbe essere necessario creare 2, 3…10 pagine che forniscono il medesimo contenuto ma declinato e spiegato a pubblici diversi che hanno priorità diverse e che possono essere convinte da argomenti diversi.
Supponiamo che voi stiate vendendo una automobile che chiameremo X: questa automobile è una utilitaria, piuttosto economica, con un grosso bagagliaio e che può essere guidata anche da neo-patentati.
Se vi siete già cimentati in attività di marketing per voi stessi o per conto di terzi, In questa breve descrizione avrete già identificato quattro target diversi e, conseguentemente, quattro diverse linee di comunicazione
Cosa utilizziamo come headline, come “catchphrase” per incollare il nostro lettore alla pagina che “vende” la nostra fantastica vettura X? Mettiamo in primo piano il prezzo? Oppure la spaziosità del bagagliaio? O vogliamo puntare a quei genitori che cercano una macchina per i figli che hanno appena ottenuto la patente di guida?
Riuscite ad immaginare quanto possano essere diverse delle pagine-locandina che devono mostrare contenuti tanto diversi?
Il posizionamento SEO potrebbe perfino essere l’ultimo dei nostri problemi: prima ancora vengono questioni come il layout della pagina, il copywriting, la scelta delle immagini, il posizionamento dei pulsanti per la lead generation… stiamo parlando a persone differenti con esigenze differenti, quindi è normale che si ponga la necessità di rivolgerci a loro secondo logiche comunicative e commerciali diverse!
Ecco quindi che il normale posizionamento SEO della pagina che parla di questa vettura può non essere sufficiente.
Ecco quindi che la nostra SEO dovrebbe essere affiancata da una o più campagne, basate su keyword differenti, che mostrano annunci differenti e che portano a landing pages differenti, ciascuna strutturata sul target che abbiamo individuato.
Affiancando l’attività Google Ads possiamo lavorare sul pensiero laterale degli utenti andando a intercettare linee di comunicazioni che mai avremmo pensato potessero essere vincenti. Potrebbe accadere che lavorando in questa direzione, sperimentando, procedendo per A/B test scopriremo che la nostra vettura X è particolarmente appetibile per un mercato che non avevamo pensato: quello delle persone interessate ai bassi consumi ad esempio.
Possiamo quindi andare a svolgere un lavoro di fino che ci permette di stabilire quale debba essere per noi il ROI di ciascun target individuato e regolare i costi della campagna basandoci su questo parametro in modo da essere sempre pronti a tagliare i rami morti e a modulando, pian piano, la nostra comunicazione principale (ad esempio quella che decidiamo di destinare alla nostra SEO) in una direzione invece che un’altra.
Per questa serie di articoli è tutto. Spero di avervi aiutato a capire quali siano le logiche che portano a scegliere quali siano gli strumenti più adatti al raggiungimento di un risultato e, soprattuto, a comprendere il fatto che un singolo strumento di comunicazione può avere diverse applicazioni. Rimanete sintonizzati per leggere qualche approfondimento su altri temi relativi al web marketing che mi auguro possiate trovare interessanti e che possano darvi buoni spunti di riflessione per capire quale sia la strategia di marketing e comunicazione più adatta a voi.