L’hating online è un fenomeno che esiste sin da quanto esiste internet. Protetti e desinsibilizzati dalla “distanza” che viene creata da uno schermo, sono sempre più diffusi i casi di social hating e cyberbullismo.
La Mappa dell’Intolleranza
Numeri alla mano, quanto è diffuso questo fenomeno? Siamo in grado di misurare in che modo l’hating online si diffonde nella vita reale? La risposta è sì. Presentiamo numeri, indagini, report e studi che dimostrano come questo non sia un problema che esaurisce la sua efficacia nel mondo online.
Quello del lockdown è stato un periodo fertile per il proliferare dell’odio online e di come questo si sia trasformato in qualcosa di orrendemente presente anche nella vita reale; fatto testimoniato da tanti terribili fatti di cronaca.
Social Responsability
In che modo le aziende affrontano il problema? Parleremo di come le aziende possono predisporre degli strumenti volti a limitare le macchine del fango e ad affrontare la comunicazione di crisi.
Ci sono diversi esempi positivi di campagne di comunicazione volte a sensibilizzare il pubblico a questo problema. Questo #DigitalTea presenterà due belle iniziative di Ikea e Fastweb.
La Scala di Allport
L’attualità e, soprattutto la potica, ci mostrano come l’odio venga utilizzato anche per fare propaganda, per fare clickbait, ma la scienza ci offre degli strumenti per misurare il livello di pregiudizio e di pericolo che si nasconde dietro a comunicazioni negative.
Parleremo della Scala di Allport e di come questa possa essere usata per misurare il livello di pericolo rappresentato da una comunicazione basata sull’odio.
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